Sunday, November 15, 2009
Lettera Aperta a Jennifer
Jennifer at her grandfather's house in Curinga
About a year before I arrived to Curinga, I sent an email to the webmaster for the Curinga Insieme website. I saw that they invited readers to send publications and letters, so I decided to take a chance and send my letter to be published on their website. The webmaster, Cesare Cesareo, was nice enough to publish my short note and we continued to exchange emails about my interest in Curinga.
During my last weekend in Curinga, I had the pleasure of visiting Cesare's home where I met his wife and adorable cat, Kalos. We talked about my genealogy research, my impressions of Curinga, and my desire to return to Calabria to experience more of Curinga and the surrounding areas.
Cesare has written a very moving letter about my desire to turn back the clock, or perhaps stop it as he says, so that I could find my roots and pay homage to my ancestors who once resided in this beautiful town on a hilltop overlooking the sea.
I plan to translate this letter to English, but for the moment, I have it here as Cesare has written it Italian.
Thank you, Cesare. Thank you for your genuine interest in my journey back to my roots, back to Curinga.
"Jennifer è una persona che è nata, vive e lavora in un piccolo stato del grande continenteamericano, nulla di eccezionale o di trascendentale Come lei, milioni, miliardi di individui vivonolavorano, amano, socializzano, ma Jennifer forse è un po’ speciale.
Un po’ speciale forse perché immersa nel nostro caotico mondo ritmato da un tempo che sembrasempre più veloce, ha sentito la necessità di fermarsi un attimo, di rallentare il tempo, di fermarlo,anzi.. ritornare indietro in un passato non vissuto ma vagheggiato ed amato.
In un mondo che corre solo verso il futuro il suo è stato un gesto controcorrente, un atto di fedenella ricerca di cose mai viste e lontane, che sembrano senza tempo, senza forma, immerse in unlimbo nebbioso che solo la volontà e la determinazione riescono a chiarificare.
Jennifer ha voluto rivivere, anzi vivere, un esperienza mai vissuta, che fermentava nel suo cuore enei suoi più reconditi pensieri. Un salto nel grembo di quella madre terra che ha visto nascere i suoiantenati. Curinga, un punto insignificante di questo nostro mondo ,Curinga, un nome come tantialtri, Curinga, però, punto di arrivo di un percorso d’amore e di ricerca interiore.
Ed eccola in questo lembo di terra tra mare cielo, tra ulivi secolari e fertile pianura, tra storia eleggenda , tra fatica di restare e forza per andarsene, Curinga piccolo per tanti, ma grande per chi dalontano lo vede come punto fermo inscindibile dal proprio essere.
Il passeggiare tra le strade percorse dai propri cari, il vicolo, la casa, la ruga, il contatto umano, ilcalore del camino, il baccalà fritto, i fagioli con l’olio nuovo, i sorrisi, i racconti, il dialetto, lasperanza e, poi… Maria… trovata, ritrovata …contatto vero con il mondo fino ad allora immaginatoe sognato.
Grazie Jennifer, per averci ricordato le tante persone le centinaia di famiglie che col pianto nel cuore hanno dovuto lasciare la loro terra, ma vivendo in una terra lontana hanno mantenuto e vissuto quanto di positivo e di bello era rimasto nei loro cuori."
Cesare Natale Cesareo
Letter at the Curinga Insieme website
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